Matteo Bafico
Dottorando/a
- Dipartimento di Studi Umanistici
- SSD: L-LIN/03 - letteratura francese
- ORCID: orcid.org/0000-0001-5029-2767
Contatti
Presso
- Dipartimento di Studi Umanistici
- Dottorato in Lettere
Temi di ricerca
Tesi di dottorato
Titolo: Léon Pierre-Quint et Nino Frank : deux "marginaux" au couer des milieux intellectuels de l'entre-deux-guerres
Progetto
Léon Pierre-Quint – critico, editore e romanziere – e Nino Frank – scrittore, traduttore e critico cinematografico – fanno parte di quel gruppo di membri dei milieux intellettuali e di personaggi della vita culturale e letteraria che rientrano nella categoria dei “minori”: figure secondarie, apparentemente marginali, la cui attività intellettuale è conosciuta solo parzialmente e spesso, se non sempre, attraverso l’immagine di colleghi o amici di più chiara fama. Tuttavia, quando si tratta dei cosiddetti “minori”, si parla anche di mediatori, intermediari, passeurs, organizzatori e fomentatori della vita intellettuale: uomini di lettere la cui attività si interseca e si sovrappone a quella di diversi ambienti culturali e la cui conoscenza è pertanto essenziale per ricostruire e comprendere la vita letteraria di un’epoca. In questa prospettiva, lo studio del lavoro critico, editoriale e giornalistico di Léon Pierre-Quint e di Nino Frank e la ricostruzione della loro rete di contatti e di legami con colleghi e ambienti culturali diversi offrono la possibilità di ricostruire uno spaccato della cultura francese, italiana ed europea degli anni Venti e Trenta e di analizzarlo da un punto di vista decentrato e largamente inedito.
La ricostruzione della parabola biografica e intellettuale di Pierre-Quint e di Frank nell’entre-deux-guerres e la parallela e complementare indagine del panorama letterario e culturale europeo rappresentano i due obiettivi principali del progetto di ricerca. Tali obiettivi sono stati individuati e strutturati a partire da un corpus di documenti archivistici inediti e di una vasta produzione di testi destinati a giornali e riviste dell’epoca: le corrispondenze – luogo privilegiato dei contatti e della comunicazione tra e negli ambienti intellettuali – e i periodici – organismo fondamentale e insostituibile della vita e della socialità intellettuale – permettono di coniugare efficacemente e di far interagire tra loro l’analisi puntuale dei due casi studio e la ricostruzione panoramica e reticolare del contesto storico-culturale. Un terzo obiettivo, implicito nelle premesse dello studio e solo parzialmente realizzabile, è quello di comporre un primo e provvisorio ritratto dell’intellettuale “marginale” come segretario della Repubblica europea delle Lettere nella prima metà del XX secolo.